giovedì 9 dicembre 2010

Il progetto d'allestimento

Il compito degli allestitori della mostra URBAN WAVES è stato quello di progettare la composizione del percorso curandone le fasi di progettazione, realizzazione e allestimento.

Nella fase di definizione del “ concept ” il gruppo ha lavorato insieme a tutto lo staff per redigere un piano organizzativo che prevedesse lo studio del rapporto tra Architettura e Pubblicità.

Dopo diverse ipotesi e un approfondito studio dello spazio a disposizione per la mostra si è arrivati ad un idea di allestimento perfettamente compatibile con il luogo e in grado di esprimere al meglio i concetti che fanno da linea guida al progetto.

Lo spazio è concepito come un tragitto urbano che parte dalle stazione per poi arrivare, passando per uno stretto vicolo, al centro della città, luogo in cui la pubblicità prende forma e contamina l’architettura.

Il percorso così sviluppato è sottolineato in basso e in alto da un grande punto interrogativo, simbolo della mostra, che sta a rappresentare la domanda che si vuole porre ad ogni visitatore: “? pubblicità e architettura possono coesistere?”

A questo interrogativo si cercato di rispondere con un allestimento, che vuole essere un invito a guardare oltre l’aspetto patinato di ciò che ci viene imposto dalla pubblicità per ritrovare il vero spirito dell’architettura, la sua reale funzione nel contesto urbano e sociale. Se la pubblicità si serve dell’architettura per rafforzare il proprio slogan, quest’ultima non deve essere concepita con l’unico fine della mercificazione.

La prima sala, a cui si accede immediatamente appena entrati alla mostra vuole essere una rappresentazione stilizzata della stazione come luogo di passaggio e transizione caratterizzato da rumori e immagini;

L’ingresso sarà caratterizzato da un pannello introduttivo alla mostra in cui verrà inserita una breve introduzione di ciò che si andrà a vedere con una pianta che ne raffigura la posizione nello spazio, e in cui viene sottolineata la forma a ? dello spazio espositivo.

La prima opera con cui si avrà contatto è “Are you still with us? “di Max Bi, installata su uno dei pannelli già presenti, sotto ad essa saranno sistemate due postazioni audiovisive inserite in 2 scatole di cartone dove verrà proiettato un video montato dell’intervista fatta all’artista dell’opera.

Il telo bianco posizionato in corrispondenza della trave, che lo sostiene, separerà la zona adibita a spazio museale a quella adibita a spazio di servizio e di supporto. Su questo telo verrà proiettata un’ombra (con una lavagna luminosa ) posta nello spazio adibito alle attrezzature raffigurante un treno.

A terra verrà creata, con un nastro adesivo, la linea gialla che indica di prestare attenzione in presenza di un binario. Per ricreare lo scenario STAZIONE inoltre verranno creati il classico “cartello” blu che ci farà capire che ci troviamo a Parma e l’orologio della sala d’attesa.

Di fronte al telo verrà proiettata un’altra delle opere messe a disposizione da Max Bi, il video POPPER. In questo caso il proiettore sarà posizionato sulla trave in modo da non creare problemi di passaggio e proietterà su uno di quei pannelli messi a disposizione per le proiezioni.

Proseguendo si incontra la scultura dell’artista Roberto Bonfardini, posta su una scatola di cartone che ne fa da piedistallo e l’opera di Filippo Minelli posizionata nello stretto passaggio che dovrebbe rispecchiare il degrado urbano che lui cerca di raffigurare nelle sue opere.( quest’opera verrà appesa ad un pannello tramite una catena che è già presente e ben ancorata alla muratura).

Lo spazio dell’allestimento che vuole rappresentare il centro della città è organizzato sui due lati della sala; a sinistra sono appesi a cavi d’acciaio già presenti, collegati alle travi, i 4 scatoloni; arriveranno ad un altezza di 1,50 m e saranno dotati di una piccola apertura da cui si potrà vedere il contenuto ( ogni scatola sarà dotata di un paio di occhiali e una torcia ). All’interno verranno posizionate foto di architetture che caratterizzano la città. 

Nella prima finestra a sinistra inoltre si è pensato di creare, un gioco prospettico, con una serie di adesivi che riesca ad illudere chi guarda la finestra da un punto segnato con una X sul pavimento, di essere applicati direttamente sulle architetture del paesaggio esterno. 
Un estremizzazione della pubblicità coprente.
Nella parte destra della sala verranno posizionati in vista 2 pannelli scorrevoli su cui verranno posizionate le 4 stilizzazioni delle principali vie di Parma e delle loro vetrine. Queste saranno ben illuminate dai numerosi faretti posti sopra ai pannelli scorrevoli. Verranno segnalate in breve da 4 pannelli trasparenti che verranno appesi alle travi. L’esposizione sarà arricchita con la riproduzione di un piccolo salotto posto al centro dello spazio espositivo con arredi della ditta “matrem”. Il senso di questo spazio e quello di portare un forma di pubblicità all’interno dell’esposizione. Davanti a questo salottino verrà posizionato un pannello trasparente che ne darà le fattezze di una vetrina.

venerdì 3 dicembre 2010

La pubblicità

Attraverso un percorso logistico indichiamo quelle che per noi sono le soluzioni propagandistiche che avvolgono la rete urbana, con l’intento di non esprimere una critica nei confronti di questa, bensì, lasciare la possibilità al visitatore di farsi una propria idea sull’etica pubblicitaria.

Il tragitto cittadino che parte dalla stazione e porta al centro, mostrerà al pubblico:

• pubblicità coprente sonora. A livello uditivo e cromatico l’artista bresciano Max Bi propone un video dal titolo bivalente “Popper”, legato quindi al pop pubblicitario e all’effetto caotico creato dalla medesima droga.

• Pubblicità morta. Lo spazio magazzino che si accumula quando ormai la pubblicità è finita, poiché transitoria, e depositata in un angolo della città.

• Pubblicità sociale. Uscendo dalla zona della stazione solitamente si attraversa una stradina dall’illuminazione insufficiente, ma che propone lavori murari dal tema sociale. 

• Pubblicità coprente visiva. Arrivati ormai nel centro urbano, la pubblicità ricopre le pareti degli edifici storici. Un’installazione da noi ideata spiegherà il concetto base della mostra: scatoloni ricoperti da reclame parmensi che, attraverso un’incisione a finestra, lasciano la vista, in secondo piano, delle opere architettoniche locali.

• Pubblicità 3D. passeggiando per Parma non si può non notare la quantità di vetrine, seppure di stili diversi, che ricoprono e si infilano nelle mura storiche della città. 

I passi del visitatore andranno a completare un percorso che richiama il punto di domanda (?), simbolo chiave della mostra: la libertà di interpretazione visiva e simbolica del concetto del tema affrontato è infatti la nostra prerogativa principale, poiché non c’è una sola risposta riguardante il rapporto architettura/pubblicità, noi ne
offriamo solo uno spunto.